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Condannata dal vizio della lettura veloce a divorare libri su libri mi sono resa conto che mi piace non solo sfogliarli, annusarli, toccarli, prenderli e darli in prestito, rubarli, nasconderli, regalarli... ma persino parlarne fino all'esaustione.

venerdì 28 luglio 2017

Gli occhi della Gioconda - Alberto Angela (2016)



Più riguardo a Gli occhi della Gioconda
Quando esce un nuovo libro di Alberto Angela chi vuole farmi un regalo sa di vincere facile. Il mio debole per Alberto Angela è ormai argomento stabile di perculamento familiare. Eppure è innegabile che sia un ottimo esempio di sapiosexual, la coniugazione tra il cervello e un certo fascino mascolino.

Al di là delle considerazioni estetiche, è indubbio che la famiglia Angela abbia il monopolio della divulgazione accattivante ma non sensazionalistica. In questo caso, come negli altri libri, si parte da un particolare per esplorare l'argomento del libro (in Amore ai tempi dell'Antica Roma era uno sguardo tra amanti - in Impero  è un sesterzio che viaggia per tutti i territori conquistati da Roma). Qui, ad accompagnarci, troviamo gli occhi della Gioconda; l'analisi del quadro più famoso della produzione di Leonardo diventa mezzo per esplorare la variegata produzione del genio leonardesco, dai suoi quadri - pochi - ai suoi progetti ingegneristici - tanti, variegati e sorprendenti -. 

Tutto il racconto prende il via dall'analisi dettagliata di tutti gli elementi della tela - il volto, lo sguardo, il vestito, le mani, il paesaggio - per poi collegarli alla biografia e al multiforme talento di Leonardo. Quindi ci parla non solo dei dipinti, ma anche delle macchine, dei lavori di architettura e ingegneria militare e civile per il Valentino (i Navigli milanesi sono di impianto leonardesco), dei viaggi, del rapporto con la Francia.
Tutto raccontato con grazia e divertimento di un romanzo che rende il viaggio piacevole e accattivante. 

I lavori di Alberto Angela, che spesso riprendono e ampliano i materiali delle puntate di Ulisse e Passaggio a Nord Ovest, sono costruiti in un'ottica divulgativa, non come trattati asettici e da addetti ai lavori pieni di tecnicismi e astruserie. I suoi libri sono scritti per un pubblico curioso ma non necessariamente dotato di una cultura universitaria specifica. Offrono una passeggiata culturale e frizzante per conoscere meglio uno degli artisti che hanno fatto grande l'arte italiana (volendo però fare tutt'altro della sua vita...)

Consigli di lettura: a me il libro è piaciuto molto perché sa essere curioso e rigoroso nello stesso tempo e lo stile di scrittura è molto riposante. Lo consiglio a tutti quelli che sono interessati all'argomento e ne vogliono sapere di più. A me Leonardo piace molto (al punto di fare tappa a Vinci nonostante il solleone) e quindi quasi niente è stata una novità, tranne la possibile identità alternativa alla più famosa Monna della storia dell'arte.

E io cosa leggo adesso?

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