E oggi chi sono?

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Condannata dal vizio della lettura veloce a divorare libri su libri mi sono resa conto che mi piace non solo sfogliarli, annusarli, toccarli, prenderli e darli in prestito, rubarli, nasconderli, regalarli... ma persino parlarne fino all'esaustione.

mercoledì 31 agosto 2016

Ragazzi che amano ragazzi - Piergiorgio Paterlini (1991 - 2011)

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Ragazzi che amano ragazzi è libro che racconta storie di giovani uomini che hanno deciso di raccontare le loro esperienze e la scoperta di amare e desiderare qualcuno del loro stesso sesso.
Le storie sono state raccolte dal giornalista in giro per l'Italia nel 1990 ma sembrano raccontate ieri.
E' probabilmente questo che mi ha colpito di più, il fatto che dopo vent'anni queste storie siano così attuali. 

Storie di bullismo quando ancora non era di "moda" in cui un comportamento fuori dalla norma ti bolla per sempre quando sei semplicemente alla ricerca della tua identità. 
Storie di rifiuto in famiglia oppure di profonda vergogna, di sentirsi "malato".
Ci sono anche tante storie normali, di ragazzi che si innamorano, che si sentono attratti, che vanno a ballare o che giocano a calcio e vanno a scuola più o meno bene.

La vera forza di questo libretto sta proprio nelle storie quotidiane che racconta, perché mostra che si può essere adolescenti gay ed non essere alieni. Sapere di non essere soli a combattere gli stessi mostri fa sentire chiunque meno disperato.

Consiglio di lettura: lo consiglio a tutti, per togliersi di dosso l'idea che un figlio gay è una disgrazia e che capita solo agli altri e rendersi finalmente conto che l'orientamento sessuale è solo uno degli elementi che costruiscono la persona, e questo non la fa essere più o meno valida.

E io cosa leggo adesso?

mercoledì 24 agosto 2016

BOOK CHALLENGE La pioggia prima che cada - Jonathan Coe (2007)

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BOOK CHALLENGE: Un libro con una bambina sulla copertina.


Prima che la pioggia cada è un libro sui rimpianti, su quel che poteva essere e non è stato. Più precisamente è un libro su qualcosa che noi credevamo che fosse giusto avvenisse e non è successo.
So che è complicato, ma non lo vuole davvero essere.

Innanzitutto è un libro letto per caso; cercavo una lettura che mi distraesse un po' dopo aver letto tutto quello che Ellis Peters ha scritto su fratello Cadfael (qui quel che ne penso) e mi serviva un libro sorpresa, un libro cioè di cui non sapevo niente e per cui non avevo aspettative. Non sono capace di andare totalmente alla cieca, così mi sono affidata ad un autore di cui ho letto libri che mi sono piaciuti davvero tanto (ad esempio La casa del sonno) ma che era un bel po' che non leggevo.

La storia comincia con una morte e delle fotografie. Zia Rosamond è morta e Gill ha l'incarico di occuparsi delle sue ultime volontà. L'infruttuosa ricerca della beneficiaria porta Gill e le sue figlie ad ascoltare le cassette che la zia stava registrando prima di morire.
Quello che si dipana nell'ascolto è la storia della vita della zia raccontata attraverso la descrizione di fotografie a beneficio di Imogen, la nipote cieca della migliore amica della protagonista. 
Quella che ci viene raccontata è la storia di donne che hanno ricevuto troppo poco amore e che ne sanno dare a loro volta davvero poco e davvero male; donne che amano moltissimo ma non sanno qual è la realtà e quale sia il loro sogno d'amore e donne che vivono il loro amore in silenzio.

Questo libro, scritto da un uomo, in cui le protagoniste sono tutte donne e la presenza degli uomini è sporadica e quasi ininfluente nello svolgersi della trama mi ha molto colpito. Jonathan Coe ha un talento speciale per tratteggiare le figure femminili non stereotipate e in questo libro racconta con grazia e struggente tenerezza di donne che non ce l'hanno fatta. Racconta di madri che non sono in grado di amare e di donne che amano altre donne e che credono che, se fosse data loro la possibilità, sarebbero madri migliori.

Il titolo del libro è una battuta di un dialogo tra Rosamund, Thea e Rebecca, il più grande amore di Rosamund. Thea preferisce la pioggia prima che cada che rappresenta tutto quello che potrebbe essere e forse non sarà, tutto il ventaglio di possibilità che ci viene aperto davanti e che le scelte che facciamo via via riducono.

Quello di Rosamund è un malinconico ripensare al suo desiderio di famiglia, di maternità, di amore, strappato via dalle circostanze e dai casi della vita.

Consiglio di lettura: Coe ha un talento per raccontare i dolori privati, le sofferenze intime. Ha anche una sensibilità non comune per descrivere le donne e questo libro tutto al femminile dà un saggio molto intenso delle sue capacità. Lo consiglio a tutti perché non è comune entrare così profondamente nel cuore delle donne.