Ho già scritto in lungo e in largo quanto mi piace lo stile di Bill Bryson, quella chiacchierata informale al bar in cui ci si racconta le strane vicissitudini della vita quotidiana. Non posso però trascurare questo gioiellino che, assieme a Breve storia di (quasi) tutto, raccoglie tutta una serie di aneddoti divertenti e interessanti e costruisce una carrellata di informazioni affascinanti.
Come al solito è meglio diffidare delle traduzioni in italiano; in inglese non ha un tono così pomposo, si intitola At home (a casa), il posto più domestico che ci sia. E domestico è proprio quello che vuole essere questo saggio, come le chiacchiere davanti ad un tè con i sandwich ai cetrioli.
Un viaggio avventuroso nel posto più domestico che ci sia, la casa, diventa il pretesto per raccontare "qualunque cosa succeda nel mondo, qualsiasi cosa venga scoperta, creata o aspramente contesa", perché tutto, prima o poi, passa per l'abitazione umana.
La casa di Bryson non è una casetta qualunque, ma è un ex canonica vittoriana in uno sperduto villaggio del Norfolk. Accompagnandoci dall'ingresso fino in soffitta, passando per ogni stanza della casa, riesce a fare una carrellata di eventi storici, invenzioni, scoperte che coprono tutta la storia occidentale e non. Racconta di tutte le invenzioni vittoriane che poi hanno una ricaduta importante nello spazio abitativo, accenna a Skara Brae, il più completo e antico sito neolitico del mondo, parla di Lancelot Capability Brown, architetto di giardini e parchi che inventa il giardino detto "all'inglese"... questo per dire che fonte inesauribile di aneddoti, pettegolezzi, racconti e storie che sa essere un libro di Bryson.
Consigli di lettura: Questo libro in particolare è davvero per tutti, perché potete dare una risposta a qualunque cosa vi abbia mai incuriosito visitando una casa inglese in particolare, ma le case europee in generale.
E io cosa leggo adesso?
Skara Brae è bellissima!
RispondiEliminaCapability!
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