Scusate l'ululato di dolore e frustrazione, ma mi si arruffa ancora tutto il pelo al pensiero della bruttezza e ovvietà di questo racconto lungo. La storia è di una desolante banalità: giovane innocente e appassionata di letteratura (come se fossero tutte delle silfidi in boccio, ingenue e diafane...) si innamora perdutamente del suo torbido professore che miete incontri sessuali e schiave sessuali e domestiche per se stesso e la sua morbosa moglie scultrice parigina.
Finisce in tragedia.
Tragedia annunciata dalla prima pagina, scontata come la scomparsa dei miei occhiali da vista un secondo dopo aver tolto le lenti a contatto.
Nessuna suspence, solo voyerismo spinto, citazioni letterarie che fanno sempre torbido insegnante di lettere (ma porcaccia schifa, gli insegnanti di matematica non fanno sesso e non vorrebbero irretire le loro allieve in boccio sulla scrivania ingombra di derivate e integrali?), insulse presunte analisi dei personaggi che in realtà si muovono su strade così prevedibili da far slogare la mandibola per gli sbadigli, altro che suspence!
Ecco, questo libro ha solo un punto a suo favore, mi ha fatto arrabbiare! Non mi ha lasciato indifferente, che non è sempre scontato per un libro brutto.
Io che inglobo come un blob zen qualsiasi prodotto della carta stampata per chetare almeno per un po' la bestia onnivora che si agita dentro di me, io che ho letto roba supercommerciale senza battere ciglio (no, 50 sfumature di tortura psicologica e assoggettamento a una cultura maschilista che ci vuole ingenue bambole da sottomettere, no, non l'ho letto... ma tutta la saga twilight, sì, ad esempio)... insomma, io che posso leggere un po' quello che capita, questa volta non ce l'ho proprio fatta a non farmi venire i cinque minuti di sclero!
E' un libro brutto, scontato e che delude moltissimo le aspettative del lettore. Merita questo post solo perché, nella sua bruttezza, mi ha fatto tracciare dei confini su quello che, come lettrice, posso accettare o no da un libro.
Bestie, sei brutto, ma grazie.
E io cosa leggo adesso?
P.S. leggo tutta la saga di Hyperion di Dan Simmons... ah, che immensa gioia ritrovarla fresca e meravigliosa dopo così tanti anni!
Mi terrò lontana da questo libro! Invece Simmons mi piace assai, anche se di Hyperion ho talmente soggezione che ancora non l'ho approcciato (il mio preferito dell'autore per il momento è L'inverno della paura)
RispondiEliminaanno nuovo, post nuovo???
EliminaE' categoricamente necessario che tu ti permetta di essere presa da Hyperion! E' così intenso, onirico, spettacoloso, unico... anche a distanza di anni, avendo ingoiato qualsiasi cosa mi sia passata sotto mano di sci-fi, come la chiamano i gggiovani! Uh, L'inverno della paura non l'ho letto, ma ho letto l'estate della paura (che in inglese ha un titolo che decisamente ha molto più senso, è l'ho trovato terrificante, nel senso di talmente spaventoso da terrificare!)
EliminaPS: ma sai che faccio una fatica tremenda a dimostrare di non essere un robot? Questo passaggio non si può eliminare, sono dislessica, non un replicante, ma io le lettere le confondo sempre...
RispondiEliminaSei sicura di non essere un replicante? Alle volte a me viene il dubbio... ;)
EliminaNuovo post???
RispondiElimina